Ecco perché richiedere un Risarcimento Danno Traumi Da Parto!

Danno Traumi Da Parto

La nascita di un bambino è uno degli avvenimenti più emozionanti non solo per una mamma, ma per l’intera famiglia, perché si sa, una nuova vita rappresenta un vero e proprio miracolo della natura; un bambino riesce a cambiarci la vita, ma a volte vanno sottolineati anche alcuni problemi che potrebbero portare una neo mamma a richiedere un risarcimento danno traumi da parto.

Sono tanti i casi in cui si registrano traumi al neonato stesso, il tutto a causa di fattori che non dovremo mai prendere sottogamba, tra i quali spicca chiaramente la scarsa attenzione e professionalità da parte dello staff sanitario, che dovrebbe quantomeno assicurare un livello di benessere altissimo, non solo alla mamma che si troverà ad affrontare una situazione di grande importanza, ma anche al neonato stesso.

I traumi possono essere dei segnali concreti, che spingeranno a richiedere un valido risarcimento malasanità, tra i più diffusi troviamo ad esempio le fratture da parto, che vanno ad interessare in particolar modo le clavicole, motivo per cui, il neonato avrà delle problematiche a livello osseo già in tenerà età. Chiaramente, se ci si limiterà a tale problematica, possiamo affermare che la cura risulterà essere semplice ed assolutamente non dolorosa per il neonato stesso, ma occorrerà pur sempre che il personale infermieristico, tratti il caso con tutte le accortezze necessarie, stando attenti ai movimenti stessi del soggetto, cercando di limitarli al meglio.

Le disattenzioni da parte del personale medico ed infermieristico, non faranno altro che peggiorare eventuali problematiche già presenti, ecco perché a distanza di tempo, ci si ritroverà ad affrontare delle situazioni poco piacevoli, dove sarà possibile far rispettare i propri diritti, richiedendo un risarcimento danno traumi da parto.

Risarcimento danno traumi da parto, tra le problematiche spunta il tumore!

Quando si richiede un risarcimento danno traumi da parto, lo si fa perché ci sono realmente delle problematiche che a lungo andare possono creare ulteriori problemi all’individuo interessato, il tutto è stato causato in precedenza, da un comportamento poco corretto da parte del personale sanitario, sarà dunque fondamentale intervenire per tempo, al fine di veder riconosciuti i propri diritti.

Tra le problematiche più note, troviamo il tumore da parto, che tutto sommato non porterà certo alla morte del soggetto, ma dei suoi tessuti molli; in questo particolare frangente, non sarà necessario alcun trattamento medico specifico, ma occorrerà pur sempre monitorare la situazione, fino a che scompaia nel giro di pochi giorni. Il risarcimento errore medico può essere richiesto anche a seguito del nascere di un’emorragia della congiuntiva, che nello specifico, non sarà altro che la rottura di alcuni vasi presenti nella palpebra del neonato.

Questa problematica, seppur possa essere definita di piccola entità, potrà interessare entrambi gli occhi e bisognerà aspettare qualche giorno, affinché possa chiaramente sparire senza portare avanti ulteriori complicazioni per il soggetto interessato.

Risarcimento danno traumi da parto e paralisi nel neonato.

Il parto, se non gestito nel modo giusto, potrebbe far registrare delle situazioni poco piacevoli, basti pensare ad esempio a soggetti che presenteranno nel tempo una paralisi brachiale, vale a dire un vero e proprio trauma che colpirà il neonato; può insorgere anche a seguito di una particolare contusione, dovuta ad esempio a manovre poco consone da parte del personale sanitario. Con una contusione, il problema si può risolvere in pochi giorni, con tutte le accortezze del caso, ma vi sono anche situazioni in cui il trauma risulta essere direttamente collegato alla lacerazione di un nervo e qui la soluzione sarà ben diversa, proprio perché stiamo parlando di un trauma di tipo permanente, dove il soggetto interessato si vedrà costretto a seguire una terapia riabilitativa continua, con esercizi mirati, gestiti e controllati da un fisioterapista esperto.

 

A cura di Alessio Spetrino